01 aprile 2010

Tirolin


Dei tanti ricordi che ho della mia infanzia ce n'è uno che ricordo spesso.

Durante il tragitto che, al mattino presto, facevo a piedi da casa all'asilo io e la mia mamma cantavamo una canzoncina-filastrocca che faceva cosi:

Tirolin Tirolin piangeva
voleva l'insalata
la mamma non ne aveva
Tirolin Tirolin piangeva

A mezzanotte in punto
passava un aereoplano
di sotto c'era scritto
Tirolin Tirolin stai zitto


Ovviamente io e la mia mamma poi optammo per cambiare il nome Tirolin in Marcolin cosi da rendermi protagonista :P e divenne il nostro tormentone quasi ogni mattina...
Povera la mia mamma :) ...la obbligavo sempre a cantarmela con me che le andavo dietro come seconda voce eheheh.

Spesso, come ho gia detto altre volte in queste pagine, mi piacerebbe tornare alla mia adolescenza in modo da dichiararmi fin da subito e fare le mie esperienze alla giusta eta' anziche aver aspettato 26 anni..... ma sempre piu spesso mi piacerebbe tornare ancora piu indietro...... a quando ero bambino....
...sparirebbero un sacco di cose.... la malattia della mamma, la morte dei nonni, i problemi legati al sesso, all'amore, alle delusioni e tornerebbero un sacco di cose positive e cariche di amore ormai legate a un passato lontano....

7 commenti:

Kappabi ha detto...

Anch'io conosco questa canzoncina :)
Me la cantavano quando ero piccola:)
Anche a me talvolta piacerebbe tornare bambina...più esattamente al periodo delle scuole elementari: bellissimo! E rivivere certi momenti davvero molto felici che in quell'istante non ti rendi conto che non torneranno più e forse non li assapori pienamente....
Beh, così è la vita e indietro non si può tornare..ma è bello sapere che in fondo siamo stati fortunati perchè quelle gioie le abbiamo vissute.
Ti auguro una buona e serena Pasqua (spero che tu non debba lavorare!)

Lorenzo ha detto...

L'importante, secondo me, è fare la scelta che riteniamo giusta. Naturalmente, l'esperienze passate e le condizioni che abbiamo al momento, ci guideranno nella nostra decisione. E' sicuramente bello avere ricordi felici che ci devono aiutare a vivere serenamente il presente e progettare il nostro futuro. Auguro a te e Stefano buone feste e la capacità di creare insieme un futuro sereno per entrami.

Anonimo ha detto...

Marò quanto concordo con te :p:p:p
ritornare indietro con gli anni anche soffrendo e patendo la fame come purtroppo è successo!!!
Ma erano anni stupendi dove con poco si era felici!!!!!!!!!

Mi ricordo che quando dovevo iniziare la scuola elementare ed avendo i cappelli lunghi e riccioluti, la maestra obbligò mia mamma a farmeli tagliare altrimenti non venivo accettato in quella scuola in quanto potevo sembrare una femminuccia!!!!!

Colgo l'occasione per augurare a te, a Ste, al papà tuo e soprattutto alla tua mamma una felice Pasqua ;)

Gigi ha detto...

La versione che conoscevo io era un pò diversa...

Tirolin per me è sempre stato Pimpirulin e piangeva perchè voleva mezza mela :)

Mi hai fatto tornare in mente le serate a casa di mia nonna, quando aspettavo con ansia che i miei tornassero da lavoro e gli scatti da centometrista che facevo per bruciare mia sorella e appendermi per primo alle loro gambe...

PD ha detto...

Che bel ricordo! Io ho passato l'infanzia con i miei nonni e i cugini ed è stato un periodo nei miei ricordi problematico.

Io mi sono riconciliato con il mio essere gay ancora più tardi di te addirittura passando da una lunga fase "etero" di fidanzamento.

Mi sono preso in giro a lungo a dire la verità.

Eppure non tornerei indietro. Sono convinto nel forte valore del dolore e degli errori nella crescita personale.

Ivan ha detto...

Capisco la nostalgia del passato perchè ho i miei momenti pure io, ma di sicuro non vorrei tornare indietro.

Perchè cambiare le cose non si può.

Allora vorrebbe dire si rivevere le gioie passate, ma anche rifare lo stesso percorso, gli stessi sbagli, vivere le stesse sofferenze. No grazie, preferisco guardare davanti.

26 anni dici ? Io 28...

Tutto il positivo e la carica di amore dell'infanzia, ce l'hai in te, Marco. Questo ti dà tanti bei ricordi, la capacità di amare gli altri, la sensibilità che è la tua, e le qualità che sono le tue.
E la possibilità di vivere ed accettare la malattia della Mamma amandola come ti ha amato e ti ama, seguendola nel suo percorso.

Questo passto che definisci lontano sarà comunque sia sempre vivacissimo in te, anche a 80 anni... Basta chiudere gli occhi e viaggiare con la mente.

beltipo ha detto...

Io invece se tornassi indietro non mi dichiarerei affatto perchè i miei quando l'hanno saputo mi hanno messo "al guinzaglio".. Anzichè fare più esperienze ne ho fatte MOLTE di meno..
E la mia vita, da allora, è stata completamente compromessa e stravolta da quell'incauto e imprudente coming out... Ne porto le conseguenze ancor oggi..