04 novembre 2009

Sliding Doors - Qualcosa in piu su di me

A volte mi soffermo a pensare a come sarebbe la mia vita e a come sarei io stesso se avessi preso strade diverse, decisioni diverse, etc etc... insomma un po alla Sliding Doors (Film del 1998 con Gwyneth Paltrow) o al BIVIO (trasmissione di Enrico Ruggieri).

Grossomodo i bivi "importanti", quelli che avrebbero potuto cambiare la mia vita furono i seguenti:

1) 13/14 anni e la scelta della suola superiore
2) 16 anni e il primo batticuore
3) 18 anni e la gita di 5 giorni in Austria
4) 20 anni e il post maturita'
5) 23 anni e la perdita del primo lavoro

Inutile dire che in nessuno di questi momenti ho preso secondo me la decisione giusta.

molti diranno che io sono cmq una bella persona, dolce, educata, dai sani principi cosi come anche testardo e rompicocomeri :D pero diciamocelo.... sono stato un vero fesso, una persona apatica e senza "spina dorsale" quando avrei dovuto invece averla.

Analizziamo i 5 bivi
1) 13/14 anni e la scelta della suola superiore
non avevo ancora bene le idee chiare su cosa volessi fare ed insegnanti e genitori certo non mi hanno aiutato molto in questo; tanto e vero che feci domanda a 2 scuole superiori completamente diverse fra loro e che non c'entravano nulla l'una con l'altra.
La prima era quella che fondamentalmente mi ispirava di piu perche aveva un indirizzo artistico e cmq era nella mia stessa citta', la seconda a carattere commerciale era il ripiego nel caso fossi stato respinto nell'altra ed era la stessa che anni addietro frequento' mia sorella. Sulla seconda scelta posso tranquillamente dire che fui un po bombardato dai miei con parole tipo e' piu sicura, trovi piu facilmente lavoro conquel titolo di studio, e' vicino a casa (era nel paese accanto) etc etc.
La mia prima domanda fu respinta per insufficenza di posti mentre la seconda fu approvata praticamente immediamente ma ecco giungere innaspettatamente il PRIMO BIVIO della mia vita....
qualche settimana prima dell'inizio dell'anno scolastico venni chiamato dalla prima scuola a cui avevo fatto richiesta e fui messo a conoscenza che si erano liberati dei posti qualora fossi ancora interessato... per piu di una settimana continuai a farmi mille paturnie, chiesi ai miei genitori cosa fare (ricordiamoci che avevo solo 14 anni) i quali pero non assunsero mai posizioni nette ma anzi a volte alimentavano i miei dubbi... alla fine decisi di non fare niente e di frequentare come gia ormai era stato stabilito l'altra scuola.... inutile dire che con il senno di poi me ne sono molto pentito anche se non ho mai fatto nulla per cambiare le cose ; cmq sia per non pesare sui miei nonostante mi facesse schifo come scuola mi sono sempre impegnato e non mi son fatto nemmeno mai bocciare perche sapevo che i miei genitori per mantenermi facevano cmq dei sacrifici.


2) 16 anni e il primo batticuore
Gli anni da studente di scuola superiore procedevano come e' normale a quella eta' fra alti e bassi; l'inizio dell'anno scolastico dei miei 16 anni si presenta con l'ingresso nella scuola di alcuni ragazzi nuovi, uno dei quali molto carino. Io ancora non riuscivo a capire le mie tendenze anzi diciamo che propio non me ne fregava niente essendo ancora molto infantile e un po bambino seppur il mio corpo segnali che tanto bambino ormai non lo ero piu li lanciava... Una mattina capito' che il ragazzo carino di cui ho accennato prima vedendomi andare a scuola a piedi si fermo con il suo motorino e mi chiese se volessi un passaggio io gli dissi di si e li mi accorsi per la prima volta delle mie incertezze sessuali. Avevo il cuore che palpitava forte e non sapevo dove mettere le mani... mettergli le mani ai fianchi o cmq abbracciarlo non andava bene perche cosi di solito si mettono le ragazze, mettere le mani sulle spalle poteva essere pericoloso perche lo avrei irrigidito alla fine finii per cingergli l'addome in un abbraccio molto largo per paura che potesse pensare male se lo avessi stretto troppo.... fatto sta che anche in quella presa molto morbida sentivo i suoi addominali essendo lui un atleta (faceva atletica leggera)...
Nei giorni a seguire ma anche oltre, lo pensai spesso, nonostane lui fosse propio uno di quei ragazzi che erano soliti sbeffeggiarmi dando ad intendere che fossi gay. Ecco qui il mio SECONDO BIVIO.
Ammettere a me stesso che forse quelle voci insistenti su di me fossero vere, che forse la mia ammirazione per quel ragazzo tanto bello quanto stronzo non era semplicemente perche lo "ammiravo" e mi sarebbe piaciuto essere come lui quanto perche mi sarebbe piaciuto farmelo per dirla volgarmente.
Alla fine me lo tolsi dalla testa, cercai di ignorare lui e la sua combricola e non ebbi il coraggio di guardarmi allo specchio e ammettere che probabilmente mi piacevano i ragazzi e anzi mi disinteressai totalmente del sesso come se avessi paura di quel che avrei potuto scoprire. Di fatto questa scelta mi ha portato a perdere tutte quelle scoperte ed esperienze (piacevoli e non ) che solo da adolescenti si hanno. Ricordo ancora il nome di quel ragazzo.... Luca C.

3) 18 anni e la gita di 5 giorni in Austria
Avendo la mia scuola una frequentazione maschile molto bassa rispetto a quella femminile, tutti i maschi dell'istituto facevano educazione fisica insieme suddivisi in biennio e triennio.
Fra tutti i ragazzi ce ne stava uno che ammiravo molto, era piu piccolo di me di 2 anni, io all'epoca avevo quasi 18 anni mentre lui ne aveva quasi 17. Era fisicamente perfetto, praticava calcio a livello agonistico e non aveva nulla da invidiare fisicamente a nessun atleta anzi era piu fisicato lui di moltissimi altri. Era moro con gli occhi neri, i capelli erano irregolari e scompigliati. Un giorno durante una delle tante lezioni di Ed. fisica si avvicino a me vedendomi intento a disegnare personaggi di fumetti e mi confido che anche a lui piaceva disegnare ma automobili, e motociclette e mi mostro qualche lavoro (alcuni molto belli) parlando venni a sapere che nonostante questa sua inclinazione "artistica" una volta diplomatosi avrebbe fatto ISEF (Istituto Superiore di Educazione Fisica). Non si e' mai unito a quei ragazzi che mi prendevano in giro ne tanto meno si e' mai fatto avanti per prendere le mie difese, era molto taciturno come dire aveva un fascino da bel tenebroso ehehe. Il destino vollte che nella gita di 5 giorni in Austria finimmo in camera insieme essendo io lunico maschio della mia classe ad avervi partecipato (gli altri 3 non ricordo perche non vennero). Ebbene eravamo in 3 in camera ma i miei occhi erano sempre su di lui, lui girava sempre a torace scoperto e calzoncini corti in stanza (e non era estate) e anche prima di partire non avevo che il suo nome nella mia testa. Ecco quindi presentarsi il mio TERZO BIVIO....
Questa volta era la mia occasione, fare pace con me stesso, guardarmi in faccia e dirmi: "ok Marco e' palese, ti piace, lo segui e lo mangi con gli occhi, hai sempre il suo nome in testa, dichiarati, ammetti che sei gay!"
Ancora una volta chiusi gli occhi, negai cio che provavo e cercai di evitare di incrociare il suo sguardo, di cercarlo, di pensarlo, di amarlo.... Venne la maturita' e lasciai la scuola senza aver mai amato veramente nessuno, senza aver neppure mai baciato... per tutta l'adolescenza ho ignorato cio che il mio corpo e il mio cuore gridava.

4) 20 anni e il post maturita'
Senza troppi preamboli il QUARTO BIVIO lo ebbi una volta raggiunta la maturita'.... volevo iscrivermi all'universita' anche se ero ancora un po indeciso su quale facolta' (archittettura era quella a cui ero piu propenso); tuttavia i miei genitori mi dissero che non avrebbero potuto mantenermi all'universita men che meno pagarmi la retta e tutto il resto e che quindi avrei dovuto rinunciarvi per cercarmi un lavoro.... Ricordo le litigate furiose con mia madre la quale non voleva minimamente venirmi incontro mentre invece mio padre era quello piu malleabile. Alla fine chinai il capo e ancora una volta feci il contrario di quello che avrei dovuto e voluto fare.... fortuna volle che bene o male trovai subito un lavoro d'ufficio a tempo indeterminato.

5) 23 anni e la perdita del primo lavoro
Lavorai per 3 anni guadagnando cosi i primi soldini poi la piccola azienda subi' un periodo di crisi e comincio' l'ultimo anno a non pagarmi piu in modo regolare e spesso saltava propio il mese... arrivai al punto di essere in credito di 3 stipendi piu la quattordicesima e la tredicesima (quindi un totale di 5 mensilita' praticamente)... a malincuore fui costretto a rassegnare le mie dimissioni perche sarebbe stato sempre piu difficile altrimenti incassare quanto avrei dovuto.
Ecco presentarsi il QUINTO BIVIO.
Volevo usare i soldi risparmiati in quei tre anni lavorativi per iscrivermi all'universita' ma era inutile iscrivermi a piu di meta anno in corso cosi volevo aspettare il periodo delle iscrizioni ma l'ingerenza di mia madre nel vedermi a casa e il fatto che non lavorassi era motivo continuo di liti anche furiose. Lei non voleva che andassi all'universita', le interessava unicamente che rovassi un altro lavoro, alla fine un po esasperato da quel clima cercai un altro lavoro e finii per intrappolarmi in un posto che non mi avrebbe mai garantito un futuro a causa della tipologia contrattuale ma che cmq mi offriva disponibilita' economica... inutile dire che vi rimasi per quattro anni dicendo addio ai miei sogni di universitario. Oggi in molti mi dicono che essendo molto piu maturo, testardo e caparbio di quando ero ventenne posso sempre iscrivermi all'universita ma ormai mi chiedo io a che pro'.... per soddisfazione personale? a 28 anni non c'e piu tempo per queste cose.... e nessuno assume un neo laureato di oltre 30 anni per formarlo.

Guardando indietro mi accorgo di aver peccato spesso di mancanza dis pina dorsale, non ho mai combattuto veramente per cio che volevo; solo in questi ultimi anni posso dire di essere maturato. Posso dire che il periodo che va dai 26 anni ad oggi che ne ho 28 non ho piu permesso di farmi schiacciare da quello che volevano gli altri o dalle mie insicurezze ma mi son battuto per cio che volevo in modo molto piu cabarbio.
In questi ultimi 3 anni ho ammesso a me stesso di essere gay, mi sono lasciato andare all'attrazione che provavo verso il mio stesso sesso. Ho fatto quegli errori naturali e normali che avrei dovuto fare da adolescente innamorandomi di persone sbagliate ma alla fine tra gioie e dolori ho dato i miei primi baci, ho fatto le miei prime esperienze sessuali, ho capito cosa mi piace e cosa no ma soprattuto ho imparato che la vita e' mia, non e' dei miei genitori o degli altri. A volte i miei genitori mi dicono che sono cambiato che prima ero molto diverso (migliore secondo loro), probabilmente e' cosi ma sono anche contento di aver avuto questo cambiamento. Insomma ora sono un "gay felice", con un fidanzato da quasi 2 anni, in procinto a meta'/fine mese di andare a vivere da solo e con un lavoro non precario (almeno peril momento :D ).

10 commenti:

Insideme82 ha detto...

""""Guardando indietro mi accorgo di aver peccato spesso di mancanza dis pina dorsale, non ho mai combattuto veramente per cio che volevo"""""

Sottoscrivo e lo capisco benissimo....però l'ìmportante è averlo capito e superato.....c'è sempre tempo per recuperare...ehehh

In bocca al lupo per tutto ;-)

ciau

Anonimo ha detto...

Normalmente è il padre meno "malleabile" in famiglia. Invece hai avuto più problemi con la mamma........penso abbia sofferto molto per questa situazione :(
Vabbè forse ragiono così perchè è da tanto che non ho più il babbo, ma io me lo ricordo burbero, severo (forse però era il male stesso che l'ha portato via a comportarsi così).
Cmq mai pentirsi della strada che volutamente si è intrapesa sia essa buona o meno buona. L'importante è che tu sia in pace con te stesso.
Auguri Marco

SkraM ha detto...

@Manu
mi spiace molto per il tuo papa' :(
nella mia famiglia mio padre e' sempre stato quello buono, un pezzo di pane come si suol dire (ancora oggi e' cosi) Mamma invece e' sempre stata quella dal polso di ferro, quella che se diceva No era No e non ceran cazzi!

Capitan Astro ha detto...

Bellissimo e malinconico post. Mi rivedo in molto quello che hai scritto. Adesso sono in una fase di apatia e noia... Incertezza e stanchezza... Non è normale a 22anni... =(

beltipo ha detto...

Caro Marco, la tua storia è per certi versi molto simile alla mia. Anch'io durante le superiori non volevo ammettere a me stesso di essere gay, e ho vissuto momenti simili ai tuoi.. Rispetto a te ho fatto l'università ma, credimi, se tornassi indietro non la rifarei. Anch'io come te, ero portato x le materie artistiche e umanistiche, ma ho fatto il liceo scientifico, perchè, come nel tuo caso, era vicino a casa mia e poi l'aveva già fatto mia sorella.. Per me sarebbe stato meglio il classico o l'artistico, visto che ero bravissimo in disegno e avevo il pallino per la storia e la storia dell'arte in particolare. Poi ero appassionato di antichità greco-romane.. Cmq, dopo il liceo volevo anch'io fare architettura, ma i miei mi hanno dirottato verso ingegneria perchè così avrei trovato 1 lavoro sicuro.. Mi sono laureato a 29 anni, primo perchè ho fatto fatica - non era la mia strada! - poi perchè nel frattempo ho dovuto fare il militare e x 1 anno di militare ne ho persi 2, non coincidendo l'anno del servizio con l'anno accademico.. Inutile dire che a militare sono stato preso in giro pesantemente perchè era evidente agli occhi degli altri che fossi gay, mentre io continuavo a mentire a me stesso.. A 29 anni dopo la laurea in ingegneria non trovai subito lavoro a dispetto di quello che mi era sempre stato detto.. così alla fine arrivarono i 30 anni e, come giustamente hai detto tu, nessuno mi ha più assunto come ingegnere perchè - è vero! - nessuno assume un laureato con più di 30 anni x formarlo. Così ho trovato lavoro (pensa!) x sostituire una segretaria che andava in maternità e alla fine mi hanno tenuto lì.. Inutile dire che ho accettato solo perchè avevo bisogno di soldi, ma ho sempre odiato quel lavoro. Poi, dopo 7 anni me ne sono andato perchè mi era diventato insopportabile.. ho trovato un altro lavoro migliore come impiegato commerciale import/export nella ditta dove ho lavorato fino a poco fa e, al di là del fatto che ora ho perso il posto x la crisi, in realtà non ho mai amato nemmeno questo secondo lavoro..
Per quanto riguarda la vita gay, solo dopo la laurea ho cominciato ad accettarmi e a fare finalmente la mia vita. In questo sono stato aiutato dalla comparsa dei primi locali frequentabili a Milano (quando avevo 20-27 anni non c'era nulla nemmeno a Milano, al di fuori della Nuova Idea.. in questo senso non vi rendete conto di quanto voi più giovani siate fortunati!) che mi hanno dato la possibilità per la prima volta di incontrare dei miei simili.. Così ho cominciato allora a fare le mie esperienze gay e finalmente a 32 anni ho avuto il mio primo fidanzato.. poi mi ha aiutato molto anche internet che ha dato la possibilità di informarsi e confrontarsi..

Quindi vedi, tu sei stato in un certo senso più fortunato di me, nel senso che pur essendo passato da vicissitudini simili alle mie, tuttavia tutto si è risolto in tempi più ristretti rispetto a me.. così hai la fortuna di poter "aggiustare" la tua vita mentre sei ancora giovane.. hai solo 28 anni! Come ha detto Insideme82 l'importante è aver capito e superato.. ed ora hai tanto tempo x recuperare!

Un abbraccio, Carlo

Marco ha detto...

Beh..io credo che ognuno di noi vorrebbe cambiare qualcosa del proprio passato. Io, ad esempio, ho scelto il liceo scientifico per via del "grande amore" verso la matematica...ma, crescendo, e specie ora che sono all'uni, mi sono pentito. Anche se magari avrei avuto più difficoltà, oggi penso che mi sarebbe piaciuto andare al classico (l'unica cosa di cui avrei sentito la mancanza sarebbero state le ore di disegno, quelle pratiche). Purtroppo a 16 anni io credo sia davvero difficile capire quale sia la strada giusta per noi...non si ha la maturità per distinguere ciò che per noi è un hobby magari, da quello che potrebbe essere, invece, il nostro futuro e spesso, pur essendone consapevoli, ci lasciamo persuadere dagli altri. Io ad esempio ho scoperto che disegnare era solo una passione ma che fare l'ingegnere (come la mia famiglia avrebbe voluto) non mi sarebbe piaciuto per nulla. Forse, all'epoca, ho finalmente trovato il coraggio di imporre la mia volontà e partecipare ai test di ingresso...ma quella forza nasceva dalle tante imposizioni che in 18-19 anni avevo subito dall'esterno.
Come te, però, ho il rimpianto di non aver vissuto appieno gli anni del liceo. Anche io, come molti di voi, ho subito pesanti discriminazioni. Come spiegavo in un altro post..il fatto di non essere cresciuto con una figura paterna di riferimento ha condizionato non poco la mia vita. Non mi piaceva giocare a calcio, specie i primi anni ero molto taciturno, riservato, non ho mai fatto stupidi apprezzamenti sulle compagne di classe perchè mi sembrava di mancar loro di rispetto (come mio padre ne aveva mancato a mia madre) etc. Questo ha pesato molto sul mio rapporto con gli altri che hanno incominciato a darmi dell'omosessuale e a trattarmi spesso da tale. Ovviamente un po' per miei problemi, un po' per via delle discriminazioni etc. non sono riuscito a vivermi come volevo quegli anni che sono passati senza alcun evento che meritasse di essere ricordato. Potendo tornare indietro, sicuramente mi comporterei in maniera diversa...la vivrei di più...
Siccome però indietro non se puede tornar...io credo che sia arrivato il momento di guardare oltre, di prendere ciò che di buono c'è ora nelle nostre vite e di tenercelo stretto. Ciò che è stato è stato e non si può cambiare. Però il futuro, quello si che è nelle nostre mani. Per cui Marcolì, visto che ora sei felice pensa solo a questo. E dato che finalmente hai raggiunto una tua stabilità che ne dici di inseguire qualche sogno di gioventù? Pensi che sia così sbagliato desiderare di fare qualcosa solo per se stessi?? Se proprio ti piace disegnare perchè non ti iscirvi a qualche corso o all'accademia delle belle arti? E' vero hai 28 anni ma che significa? Che tutto deve rimanere com'è? Vivitela questa vita...più che puoi! Da noi c'è una signora di 50anni iscritta al secondo anno di medicina. E' ovvio che lo faccia solo per lei...per uan soddisfazione personale è non c'è nulla di male in questo. Io non vedo l'ora di arrivare alla pensione (moh pensa tu!) per seguire tutti i corsi d'arte di questo mondo!!! :D:D
Beh moh metto la parola fine e questo lungo commento e scusa se mi sono dilungato troppo!
Un abbraccio Marcolì! Buona giornata!

El novio ha detto...

Guardarsi dietro le spalle fa bene ogni tanto per verificare la strada percorsa, ma credo senza troppi rimpianti. Sei quello che sei oggi, con una consapevolezza più completa, proprio grazie a quello che è stato, errori o incertezze compresi.Rielaborato quel passato sei finalmente pronto per la vita e ... non è cosa banale! Io non scarterei la possibilità di un corso universitario, avendone la possibilità, che ti rafforzi ulteriormente nelle tue inclinazioni: chi può dire cosa succederà domani? E comunque è bene seguire le passioni che valgono, dimenticando ogni tanto l'utile, che non sempre è un buon ispiratore di scelte esistenziali. In bocca al lupo!

Alice ha detto...

Io, fortunatamente, ho avuto dei genitori che hanno puntato i piedi e si sono presi tutti i miei insulti, pur di farmi studiare e darmi la mia attuale professione, che adoro e che non cambierei con nulla al mondo. Sono ai miei genitori infinitamente grata, mi hanno capita, mi hanno ascoltata, mi hanno sopportata... ma in fondo credo di averli ricambiati dimostrando loro che sono arrivata dove loro volevano che arrivasi, e che in fondo, era quello che già volevo anch'io, ma a 15-16 anni è difficile da capire.

Comunque, credo che bisogna mai demordere, ogni minuto della nostra vita è quello buono per fare la scelta giusta e cambiare qualcosa. Ti auguro quindi di fare tante altre scelte, ogni minuto della tua vita, e soprattutto ti auguro che siano scelte giuste!

un abbraccio, Alice

Ivan ha detto...

Non lasciare perdre l'università... Meglio ora che tra 10 anni o con un rimpianto eterno... Ne so qualcosa...

Anonimo ha detto...

It is my first message here, so I would like to say hallo to all of you! It is definitely diversion to be adjacent to your community!